venerdì 9 giugno 2017

Recensione: La libreria degli amori impossibili di Elisabetta Lugli


Buon giorno a tutti lettori, come vi avevo preannunciato, ho una serie di recensioni da recuperare. 
Oggi, grazie alla CE che mi ha mandato la copia in digitale, ho potuto leggere e recensire per voi 'La libreria degli amori impossibili' di Elisabetta Lugli.


Anna vive a Torino e lavora alla Stella Polare, una libreria che offre ai suoi lettori una scelta di libri ricercati e raffinati. Quel posto le piace, nonostante le stranezze di Adele, la ricca proprietaria dal carattere brusco, a volte quasi ostile. Per il resto, la vita di Anna si divide tra una stramba famiglia, amiche eccentriche e una storia d’amore che non è mai davvero decollata. La sua routine s’interrompe quando, una mattina, legge sul giornale locale che Claudia, la sua migliore amica ai tempi dell’università, che non vede da molti anni, ha avuto un incidente. Combattuta sul da farsi, decide alla fine di andare a trovarla, non sospettando che quell’incontro possa cambiare la sua vita…
Anna torna in libreria letteralmente sconvolta: tanti anni fa Claudia le ha mentito, Claudia l’ha indotta a lasciare Luca, il suo primo grande amore, Claudia ha condizionato le sue scelte. Le domande sul passato si affollano nella mente di Anna, tutte senza risposta. O almeno così sembra. Perché Anna non sa ancora che il destino sta per giocarle un altro scherzo. Qualcuno, proprio quel giorno, entra alla Stella Polare…

Questa recensione doveva andare online già un po' di tempo fa ma  purtroppo era incompleta e oggi mi sono ripromessa di dedicarmici per poterla proporre.
Purtroppo questo libro non mi ha convinto e la cosa mi è dispiaciuta molto perché avevo riposto delle buone aspettative su di esso.
Anna, dopo essersi laureata, non sapendo cosa fare della sua vita, scopre per caso la libreria 'Stella Polare' e quel posto diventa la sua vita. Anna è una persona abitudinaria, la sua vita scorre sempre allo stesso modo e ha un fidanzato da due anni, Enrico, con cui non si decide a fare il passo successivo.
La sua vita comincia a prendere una piega diversa quando la sua migliore amica ai tempi del liceo, Claudia,dopo aver avuto un incidente quasi mortale, le svela la verità: lei e il suo fidanzato storico, Luca, non avrebbero dovuto lasciarsi. Claudia infatti, avendo una cotta per lui, le aveva detto che l'aveva tradita. Anna alle sue parole aveva chiuso i rapporti con entrambi, eppure dopo quella scoperta non può fare a meno di chiedersi se la sua vita non avesse potuto andare diversamente. 
Il destino vuole che al lavoro, quel pomeriggio, si presenta proprio Luca, lui la invita a cena e finiscono per fare l'amore. (Nonostante lei sia appunto fidanzata)
Presa dalla confusione sentimentale, Anna viene travolta da un'altra novità: la proprietaria andrà in vacanza, lasciandole in gestione la libreria. Ma a casa le è stata recapitata una lettura: la signora Adele non tonerà più a casa e metterà in scena la sua morte donandole la libreria.
Da questo punto in poi diverse sono le vicende che si snodano e non voglio fare spoiler raccontando ciò che accade successivamente.. 
Il libro vuole essere un romanzo di crescita, di formazione per Anna, che le farà capire come finora non aveva vissuto realmente, si era limitata ad esistere. 
Il problema maggiore che ho avuto nella lettura è stata l'incapacità di apprezzare la protagonista,che non è riuscita a trasmettermi le emozioni che nel romanzo mostrava di provare. 
Mi è parsa incapace di prendere decisioni consapevoli, algida e distaccata dalla sofferenza che infliggeva agli altri, un'egoista.
Ho di gran lunga preferito la storia della signora Adele e di Giulia,la migliore amica di Anna, entrambe con un grosso carico emotivo sulle spalle. Le loro storie mi hanno emozionato e hanno consentito che questo libro avesse un valore aggiunto.
Un pregio del romanzo è la cura ai dettagli della libreria, in quanto essa rappresenta un posto di nicchia, speciale e raro: musica classica, mobili antichi, di un'altra epoca, gli incontri letterari. 

Lo stile è lento, talvolta noioso, per questo motivo, per me è un tre stelle: si fa leggere ma non entusiasma.

Verdetto: Stuzzicante


Voi cosa ne pensate? L'avete letto?




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