domenica 12 ottobre 2014

Recensione: 'Insurgent' di Veronica Roth

Buongiorno a tutti, sono molto orgogliosa di poter scrivere questa recensione perché finalmente riprendo un'abitudine che amo: parlare con qualcuno delle emozioni che mi ha suscitato il romanzo che ho letto.



Una scelta può cambiare il destino di una persona... o annientarlo del tutto. Ma qualsiasi essa sia, le conseguenze vanno affrontate. Mentre il mondo attorno a lei sta crollando, Tris cerca disperatamente di salvare tutti quelli che ama e se stessa, e di venire a patti con il dolore per la perdita dei suoi genitori e con l'orrore per quello che è stata costretta a fare. La sua iniziazione avrebbe dovuto concludersi con una cerimonia per celebrare il proprio ingresso nella fazione degli Intrepidi, ma invece di festeggiare la ragazza si è ritrovata coinvolta in un conflitto più grande di lei... Ora che la guerra tra le fazioni incombe e segreti inconfessabili riemergono dal passato, Tris deve decidere da che parte stare e abbracciare completamente il suo lato divergente, anche se questo potrebbe costarle più di quanto sia pronta a sacrificare. 



Parto dal presupposto che la Roth non mi aveva convinto con Divergent, i motivi erano a me stessa poco chiari: la storia funzionava,  ma era lenta e non riusciva a prendermi come avrei voluto. L'opposto è accaduto con Insurgent: la storia era fresca e veloce, le informazioni sono scarne ma entusiasmanti, le accumuli nel cervello piano in modo che tutto appaia come un colpo di scena. La piacevolezza sta anche nell'evoluzione dei personaggi, ho amato Tris tanto quanto l'ho trovata insipida in Divergent. Coraggiosa, intrepida, perspicace, intelligente, diffidente e altruista. In ogni episodio del libro che ha mostrato queste sue qualità le ho volute bene in modo sempre maggiore. Una eroina, una ragazzina in grado di rivelare quanto delle bestie ci sia in ognuno di noi e quanto siamo disperati nella ricerca della nostra umanità.  

"Mi sono resa conto che le persone sono costituite da diversi strati di segreti. Credi di conscerle, di capirle,, ma le loro motivazioni ti sono sempre nascoste, seppellite nei loro cuori."
Tris


Ci attacchiamo alla fede, all'amore, al cinismo, alla speranza, alla gioia per sentirci migliori, per sentirci diversi, per sentirci di più di pedine in questo mondo. Credo che la ricerca di Tris della verità sia un modo per ricercare qualcosa di effimero come il senso della natura umana e lo dimostra il file segreto, il video di Edith Prior che sconvolge le fazioni e le loro verità.  C'è qualcosa oltre le certezze che il mondo ci impone, c'è un livello di conoscenza che il cervello non lascia emergere, c'è un modo di vivere la vita che va oltre le regole della convivenza. Tris, Beatrice, la Rigida, smette di essere una ragazzina e lotta per se stessa, per comprendere quale sia il senso della sua ricerca.  E nel farlo, proprio come Tobias,  assurge alle caratteristiche di tutte le fazioni: la serenità dei Pacifici, la sete di conoscenza degli Eruditi, l'importanza della verità dei Candidi, la forza dell'altruismo degli Abneganti e la grandezza del valore della vita degli Intrepidi.
 Una società a pezzi già prima della nascita delle fazioni, una guerra di tutti contro tutti, un mistero ancora da risolvere, una pietra miliare del nuovo mondo. Ecco tutto quello che è Insurgent. Non si parla più di Divergenti, ma di Insorti. Questo lascia tante morti dietro, tante persone a cui con il tempo ci siamo affezionate, persone a cui mai vorremmo dire addio. Lynn e la sua paura delle emozioni, Marlene e la sua gioia di vivere,  Fernando e la sua simpatia. 

Anche Tobias diventa il book boy per cui tifare: un amore caparbio e riservato, un amore di sacrificio, un amore di intesa.  Paradossalmente, la loro passione, il loro sentimento è più forte dove insormontabili ostacoli come le bugie e i segreti li hanno allontanati. La voglia di stringersi è forte tanto quanto lo è quella di urlarsi addosso il dolore dello smarrimento, del tradimento. Incomprensioni che a volte non possono risolversi semplicemente con un bacio. È un romanzo che tiene incollati, che ha il merito di incalzare il lettore a vivere questa guerra e a scegliere con i protagonisti la parte da cui stare.

Non sono mentalmente preparata ad Allegiant, ma ora che lo sto leggendo spero sia una conclusione epica perché altrimenti getterebbe al fumo quanto di bello e buono è stato scritto in questo libro.


                                     Verdetto: quattro e mezzo solo perché non è l'ultimo!

Cosa ne pensate? Siete d'accordo con me? O assolutamente no? Commentate se vi va!
Bacini, Cris

Nessun commento:

Posta un commento