sabato 12 luglio 2014

Recensione: "Tienimi con te" di Jessica Sorensen

Buon appetito a tutti ragazzi! Sto cercando di farmi perdonare per la mia assenza e ora vi pubblico un'altra recensione! Ecco a voi la mia opinione su  "Tienimi con te", il seguito del famosissimo e amatissimo di "Non lasciarmi andare" di  Jessica Sorensen.




Ella e Micha hanno affrontato il dolore, la perdita, la disperazione. E hanno finalmente conosciuto l’amore. Quando sono insieme, tutto sembra possibile, ma ora a dividerli ci sono migliaia di chilometri. Ella è tornata a scuola, alla vita “normale” che ha saputo costruirsi, e cerca di non pensare ai dolorosi segreti del passato e alla struggente nostalgia per Micha. Lui le manca da morire, ma Ella sa che, se lo ama davvero, deve dargli la possibilità di inseguire i propri sogni. 
Micha trascorre le giornate in viaggio con la sua band, ma stare lontano da Ella è più difficile di quanto immaginasse. Il suo cuore e il suo corpo chiedono di starle accanto, sempre. Micha però sa che non sarebbe giusto chiederle di lasciare il college.
I pochi momenti che i due ragazzi passano insieme sono intensi e carichi di passione. Ma non sono sufficienti a saziare il bisogno che hanno l’uno dell’altra. E come se non bastasse, una nuova tragedia minaccia di sconvolgere il loro già fragile mondo, dividendoli per sempre…



Quanto mi è piaciuto questo libro! Quando ho letto " Non lasciarmi andare" ho trascorso delle ore molto piacevoli in compagnia di Ella e Micha ma non sono riuscita ad affezionarmi come avrei voluto, o almeno come mi aspettavo alla storia. Mi sono dovuta ricredere totalmente leggendo invece"Tienimi con te". Mi sono entusiasmata ad ogni colpo di scena, emozionata ad ogni bacio e carezza e soprattutto ho gioito vedendo in quanti modi Micha ha mostrato il suo infinito amore per Ella.Sono assolutamente innamorata di lui e del suo sex appeal, e poi un poeta dalla musica dagli occhi turchesi e i capelli biondi può mai non piacere? Ella è un personaggio controverso, per certi versi difficile da capire e per altri facile da amare. E' una ragazza che ha sofferto, una ragazza che vive da sempre con il senso di colpa, una ragazza che non ha mai ricevuto un abbraccio o una carezza, una ragazza che è cresciuta accollandosi responsabilità che non le spettavano. In questo mondo di solitudine e di indifferenza, il suo faro e la sua luce è solo Micha, un ragazzo abbandonato dal padre, una ragazzo dal cuore immenso, un ragazzo serio e leale, un ragazzo passionale e virile. Sono rimasta estasiata e colpita dal modo totalizzante in cui Micha ama Ella, leggendole l'anima, comprendendo i suoi dubbi e le sue paure con uno sguardo. Ella se lo merita e non si può negare che anche lei lo ami e alla follia, ma bisogna prima vivere bene con se stessi per poter vivere bene con gli altri.



Lei sospira con aria grave. «Ella, quando realizzerai che voi due siete fatti l'uno per l'altra? Chiunque vi guardi se ne accorge e vi invidia, perché quel tipo di amore non dovrebbe neanche esistere».
Mi asciugo un po' d'acqua dal viso. «Ma di che amore parli?»
«Di quell'amore che ti possiede». Si alza in piedi e si dà un'occhiata rapida allo specchio, poi si passa le dita tra i capelli bagnati. «Di quell'amore per cui conosci tutto dell'altro. Quell'amore che riuscirebbe a farcela anche in mezzo all'inferno». 



I romanzi della Sorensen sono semplici, senza fronzoli, in un certo senso crudi e trattano di una realtà che va oltre quello che si vede, oltre ciò che si mostra, oltre i tatuaggi e il sesso, oltre i pregiudizi e le bugie. In questo libro parte dei traumi che hanno condizionato le vite di Ella e Micha emergono con forza e finalmente affrontati di petto, costretti a guardare in faccia il dolore e coloro che l'hanno provocato. Io l'ho trovato profondo, forte e mi ha lasciato emozioni intense. 

"So leggere dentro di te, Ella May, fino in fondo.Come so che in questo momento vorresti scappare. Non perchè non mi ami, ma perchè hai paura. Paura di non farcela, paura di farmi del male. Paura del fatto che sarai felice di sentirmi chiedere quello che sto per chiederti."


                                                          Verdetto: Bello, bello, bello!
                                                        

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